La costruzione di un contrabbasso nuovo, su modello ispirato ad un originale esistente di Giacomo Rivolta, del 1847.
L’originale e’ di proprietà del Conservatorio G. Verdi di Milano, che mi ha commissionato la costruzione di un nuovo strumento, da farsi su ispirazione di quello esistente, e da usarsi in classe con estensione al do grave.
L’originale e’ uno strumento molto bello, la cui liuteria risente forse di modelli austriaci, con fondo piatto, bordi a filo delle fasce e una certa snellezza di forme. L’Autore ha sviluppato queste idee per ottenere un oggetto con punte appena accennate, testa piuttosto piccola, sommità del fondo a chiudersi su un ampio zocchetto superiore.
Le effe sono piuttosto lunghe, con occhi grandi e ben disegnati e aste relativamente sottili.
La bombatura della cassa e’ bassa, ma quasi senza contro-curve.
La vernice, tra il giallo e l’arancio, apparentemente ad olio, e’ molto consumata e danneggiata, ma mantiene un aspetto morbido e cangiante secondo la luce.
La cassa e’ disegnata per avere una corda lunga, con la parte inferiore relativamente piccola rispetto a quella superiore
Al momento la lunghezza della tavola e’ di 1089 millimetri, compreso lo spessore delle colonne d’ebano poste alla sua sommità, e la distanza tra bordo superiore e tacca delle effe e’ 599 millimetri.
E’ probabile che la tavola sia stata accorciata per diminuire la lunghezza della corda vibrante. Il fondo e’ effettivamente più lungo, e la differenza e’ stata compensata con la costruzione di due colonne d’ebano, la cui sommità e’ inclinata verso la tavola.
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