Lo strumento mi viene affidato dal Maestro nell’estate del 2009 per un restauro completo. Il lavoro dovra’ essere eseguito nel rispetto delle parti originali dell’oggetto e della sua storia, e ne dovra’ preservare la funzione musicale attuale.
Le parti rotte o deformate andranno riparate per restituire solidita’ ed equilibrio allo strumento, e le aggiunte malfatte andranno rimosse, ma ci si asterra’ da interventi che vogliano renderlo piu’ moderno e suonabile a costo di modificarne le forme.
Allo stesso modo, ci si asterra’ dall’annullare le alterazioni che lo strumento ha subito nei secoli nel tentativo illusorio di ricrearne un presunto “stato originale”.
Il Maestro non possiede certificati o stime di esperti ne’ documenti di acquisto relativi a questo contrabbasso.
Egli l’ha avuto in eredita’ dal padre, Gino Pederzani, a sua volta valente contrabbassista presso l’orchestra della RAI di Torino.
Per quel che si sa, il padre acquisto’ la strumento in data imprecisata dal suo Maestro, Antonio Betella, insegnante presso il Conservatorio di Parma.
Non si sa chi fosse il proprietario precedente.
Sul fondo, oltre all’etichetta, vi e’ una scritta a matita che firma un intervento di restauro ad opera di Giulio Degani, Cincinnati, Ohio, 1927.
Giulio Degani nacque a Montagnana, in provincia di Venezia, nel 1875. Fu allievo del padre Eugenio, ne rilevo’ l’attivita’ a Venezia nel 1915, si trasferi’ in America nel 1922, stabilendosi a Cincinnati, dove lavoro’ per la casa Wurlitzer.
Non so come lo strumento in restauro fosse arrivato in America ne’ come sia poi tornato in Italia.
Non ho mai lavorato su un contrabbasso di Brescia, percio’ le mie conoscenze di quella liuteria non sono di prima mano ma al piu’ di studio.
Percio’ non sono in grado di proporre attribuzioni per lo strumento in restauro.
Spero pero’ che questa documentazione sia d’aiuto all’esperto che lo debba esaminare in futuro.